set stage Capogrossi & sunglasses del 23 maggio 2013 h 16:28: ogni allievo indossa il proprio prototipo.
foto Cecilia Polidori
LABORATORY DESIGN methods by use of creative platforms -
Interactive Systems for the Creation and Evolution of Web Platform Projects,
Prototyping, Communication Strategy, Crowdsourcing Design, Processing Platforms,
an experimental project on interoperability of research and teaching of Data-Design
conducted through innovative scenarios and forms of organization of the processes
of interactive and collective learning.
PROJECTS, EXPERIMENTS AND PROTOTYPES WITH DIFFERENT MATERIALS.
deepsdesignbycp@gmail.com
piattaforma 1
DESIGN 2013/14 n 1 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
http://design-cecilia-polidori-2014-1.blogspot.it/

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DESIGN 2013/14 n 2 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
http://design-cecilia-polidori-2014-2.blogspot.it/

3
DESIGN 2013/14 n 3 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
http://design-cecilia-polidori-2014-3.blogspot.it/

English version

domenica 8 dicembre 2013

integrazione alla Lezione n 7 del 4 XII

integrazione all'intervento di Caterina e Federica: si è parlato di un concorso fatto per il Museo Nazionale di Reggio C. e del giuoco come ottimo stimolo d'apprendimento, qui di seguito alcuni appunti, riferimenti, prototipi, link ed un fotoreportage di una Mostra e Laboratorio Bruno Munari.
la favola di twice design
"La favola di twice design: Meo Romeo, un caso fra tanti" Pubblicato da Caterina Chiofalo a 5/30/2012 04:36:00 m. -http://ceciliapolidoritwicedesign4.blogspot.it/2012/05/la-favola-di-twice-design-meo-romeo-un.html - CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 4: La favola di twice design: Meo Romeo, un caso fra tanti
da: www.brunomunari.it Associazione Bruno Munari
DESIGN E MEMORIA
normativa terzo post - le norme per l'attivazione, l'accesso, il commento e le valutazioni dei contenuti ed immagini sono stati spiegati nella Lezione del 29 XI 2012
qui se ne pubblica una sintesi.
PREMESSA
L’Italian Style è design più famoso nel mondo, gli esponenti del design sono italiani ed arci-stra-famosi, inoltre possediamo il patrimonio artistico mondiale più ricco ma dal quale non traiamo il ritorno economico di altri paesi (cfr: L’Italia possiede il più ampio patrimonio artistico a livello mondiale - AgoraVox Italia) né ne viviamo fieramente il beneficio, e la memoria di questo bene, culla della civiltà, se affidata ai nostri luoghi espositivi è un uso insolito: stiamo quindi trascurando qualcosa.

I nostri non sono luoghi ludici, le famiglie non vi si recano per il puro semplice divertimento-apprendimento come in tutti gli altri luoghi simili europei e mondiali.

Il dato che ne consegue è che in quel luogo, qualunque esso sia, una volta visitato, non ci si tornerà più. Mai più. 

La contraddizione  di essere nel paese incommensurabilmente più ricco d’arte del mondo -  e l'espressione più valida del design - e che ciò  basterebbe all’intera nazione senza necessità di altre risorse d’impiego è avvilente.

Luoghi statici, dove l’innovazione, l’interoperabilità, la conoscenza, la memoria e lo studio del nostro background, rimangono sterili dati forse mentalmente immagazzinati, ma faticosi e di difficile gestione persino sotto il profilo del semplice apprendimento, quindi, di conseguenza impraticabili nella progettazione e programmazione più spontanea e di base.

Non creando queste situazioni di crescita e memoria ed innovazione, non si crea attività progettuale, infatti nemmeno le aziende non investono in questo settore ed in questi luoghi, talvolta tetri, non si offre nemmeno un’accettabile e dignitosa gamma di partenariati, di prodotti e di gadgets. Per non parlare dei servizi correlati, quali trasporti ed informazione, prenotazione, etc. 

Affidare ai bambini la comprensione, la conoscenza e la memoria dei nostri beni -  storia ed uso - è fondamentale per lo sviluppo del nostro sapere (detto Know How). 
Ma non riscontro nei nostri musei e luoghi affini significativi tentativi o direttive per fornire ai piccoli ed ai grandi che li accompagnano uno scenario di possibilità di scoperta, conoscenza e memoria del nostra cultura e che li attragga in una giornata piacevole trascorsa insieme.
Non vedo nei nostri musei e luoghi affini alcun tentativo di fornire ai piccoli ed ai grandi che li accompagnano uno scenario di possibilità di scoperta, conoscenza e memoria del nostra cultura e che li attragga in una giornata piacevole trascorsa insieme.
Invece non c’è museo americano che non spieghi la storia, i pionieri, le battaglie, le difficoltà dei coloni, i loro spostamenti, carri ed utensili,  etc etc. Non c’è diga o parco negli Usa in cui non ci siano rengers che non illustrino la forza dell’acqua, i benefici per la vita ma anche i pericoli, oppure la mappa stellare, o le specie animali. Non c’è nave in disarmo, sommergibile, aereo o flotta che non abbia veterani, capitani in pensione e volontari che non illustrino che tipo di conoscenze e di vita conducessero là dentro e perché.
Non c’è comunità, tribù o casa colonica che non abbia un campionario di tessuti e schemi con i quali sperimentare disegni e trame, chiesa o cimitero o municipio che non mostri documenti, arredi, armi, articoli da cancelleria, bandiere, stoviglie, vestiario, coperte e tessuti, e mezzi di trasporto e ricostruendo fax-simili di abitazioni, fabbriche, aziende, negozi,piazze e stazioni. Non c’è lago, stagno o cascata svedese che non abbia mantenuto le abitazioni lignee visitabili lungo i percorsi ciclabili. Non c’è museo tematico sulle scoperte e le innovazioni tecnologiche francese che non abbia un parallelo sottolivello (addirittura suddiviso per fasce d’età (La Cité des enfants 2/7 ans - La Cité des enfants 5/12 ans) che esponga ai profani il principio dei vasi comunicanti, della meridiana, delle meraviglie e non del fuoco, delle più importanti risorse medico-scientifiche, etc.
Il tutto ovunque è fonte di allegria, di giuoco, di sincero interesse e di fierezza. Grande, fiduciosa serena fierezza…
Perché da noi no?
Perché a noi rimane quel blocco cinico ed oscuro pur avendo costituito le prime università del mondo? Aver creato le più importanti vuol dire che siamo inclini alla custodia dei saperi e che quindi rimanga gestito in maniera complicata?
PROPOSTA
Realizzazione ed allestimento di spazi riproducenti alcuni luoghi, quali un’abitazione, una strada, un orto, un laboratorio, persino un cantiere, in cui gli strumenti, gli utensili, i contenitori, etc siano inseriti nel contesto e manichini, o sagome di tali, riproducano usi costumi, le calzature, le acconciature, i contenitori dei cibi, le tecniche costruttive elementari.
Disegni e domande semplici, da porre durante la visita attraverso un album, un puzzle, un insieme di cartoncini da posizionare nella corretta sequenza, un campionario specifico.
Ad esempio in modo molto banale:
·       com’era fatta una finestra? 1, con il vetro, 2 con la stoffa, 3 con la pelle, 4 non c’era.
·       come erano le strade? pietra? terra? prato? asfalto?
· Le abitazioni erano: tende, in pietra, in legno, a più piani?
Le grondaie ed i tetti erano in paglia, argilla, ferro? 
I cibi com’erano conservati? Sotto sale, sott’olio, al fresco in cantina?
I contenitori di che materiale erano fatti? argilla cruda? argilla cotta e decorata? rame? legno?
Gli alimenti com’ero trasportati? per mare? per fiume? per strada?
etc etc etc
La nostra competenza può fornire tutti i dati, ed i progetti, compreso il settore food design, le tecnologie alimentari e di trasporto.
Le associazioni partners possono fornire i contributi specifici per quanto riguarda la storia del costume, artigianato, etc
Aziende produttrici alimenti locali possono contribuire fornendo dati della loro esperienza.
Una tipografia o casa editrice può contribuire con la stampa di materiale per la diffusione ed il giuoco.
Cecilia Polidori 19 XI 2012


TEMA PROGETTUALE DESIGN E MEMORIA
evento /manifestazione per bambini
con soggetto:
MEMORIA e USO del DESIGN
 
oggetto prodotto in serie 
dal prototipo al multiplo seriale industriale

un qualsiasi oggetto/ utensile/ contenitore/ elemento primario di design seriale e rappresentativo di storia, cultura, uso, moda e costume e tipico del nostro patrimonio culturale e mediterraneo.

Qualunque sia l'esempio /SOGGETTO dell’EVENTO che si vuole presentare deve essere fattoattraverso un gioco semplice 

POSSIBILI ILLUSTRAZIONI-PRESENTAZIONI- INTERPRETAZIONI
  • ·      l’idea innovativa,
  • ·      la creatività,
  • ·      l’uso specifico e mantenuto invariato nel tempo, oppure
  • ·      le possibili modifiche apportate nel tempo, o
  • ·      frutto di stravaganze derivate da moda o costume, 
  • ·      l'iter delle fasi e varianti d'uso,
  • ·      il  processo realizzativo,
  • ·      l’impiego di specifici materiali e colori,
  • ·      il sistema ed i componenti,
  •       il tipo d’assemblaggio.
prima di procedere è indispensabile studiare i seguenti link riferiti ai due autori: Bruno Munari ed Enzo Mari.


su Bruno Munari:
  1. CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 4: La favola di twice design: Meo Romeo, un caso fra tanti - SIZE EL= 4 post
  2. cecilia polidori per allievi design 2 - 2011
  3. CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 5: Bruno Munari e i miei pack
  4. ANGELA MESSINA design allieva del corso A prof. CECILIA POLIDORI a.a. 2010/2011: Bruno Munari
  5. CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 5: Bruno Munari, da cosa nasce cosa...
  6. CECILIA POLIDORI TWICE DESIGN 5: Bruno Munari

su Enzo Mari:

esercizi di allievi: 

10. CECILIA POLIDORI DESIGN allievi 3: si torna al tridimensionale: Let-s keep an eye on them

LET'S KEEP AN EYE ON THEM 25 - MARIA ROSA RIZZO


sono inoltre stati citati: 


Gli Autori, nuovi e non, vedi elenco 15 Autori: DEEPS DESIGN 2 by Cecilia Polidori: AUTORI NUOVI E NON aggiornato
possono attivare un solo post.
Ognuno dei 15 post avrà un nome/titolo a scelta dell'Autore, e man mano che riceveranno l'invito e risponderanno, appariranno nell'elenco COLLABORATORI
tutti gli altri allievi regolarmente iscritti alla mail-list A e alla B del corso di quest'anno, vedi:
potranno solo commentare, con l'opzione in basso al post di un Autore.
Ogni Autore può avere un max di 10 commentatori, che a loro volta possono commentare + volte, ma solo aggiungendo commenti a quel post, ossia all'Autore scelto.
(esempio: cp è Autrice e pubblica. punto. da 1 a 10 allievi possono entrare in elenco per commentare il post di cp, ad esempio l'allieva xy, che quindi può inserire quanti commenti ritiene validi, ma solo al post di cp, non di altri Autori).
Gli Autori, pubblicando il loro post devono caricare 1 oppure + immagini, formato quadrato, con soggetto le immagini vedi il punto: SOGGETTO E TEMA PROGETTUALE

_____________________________________________________________
ogni frase può essere citata una sola volta e OVVIAMENTE andrà citata correttamente, vedi: DEEPS DESIGN by Cecilia Polidori: come fare una bibliografia 
inoltre molti riferimenti nel libro sono stati sviluppati come  specifiche parole chiave dagli allievi dell'anno scorso, quindi 
c.f.r.: 

11/01/09 - h 12.41, foto  e foto sotto di Giorgio Granozio, mostra Bruno Munari, Ara Pacis Roma, ottobre-febbraio 2009

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