set stage Capogrossi & sunglasses del 23 maggio 2013 h 16:28: ogni allievo indossa il proprio prototipo.
foto Cecilia Polidori
LABORATORY DESIGN methods by use of creative platforms -
Interactive Systems for the Creation and Evolution of Web Platform Projects,
Prototyping, Communication Strategy, Crowdsourcing Design, Processing Platforms,
an experimental project on interoperability of research and teaching of Data-Design
conducted through innovative scenarios and forms of organization of the processes
of interactive and collective learning.
PROJECTS, EXPERIMENTS AND PROTOTYPES WITH DIFFERENT MATERIALS.
deepsdesignbycp@gmail.com
piattaforma 1
DESIGN 2013/14 n 1 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
http://design-cecilia-polidori-2014-1.blogspot.it/

2
DESIGN 2013/14 n 2 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
http://design-cecilia-polidori-2014-2.blogspot.it/

3
DESIGN 2013/14 n 3 prof POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested
http://design-cecilia-polidori-2014-3.blogspot.it/

English version

TUTTE LE VALUTAZIONI: test, fashion-post, commenti, schema ed accesso ai post dei 4 Autori / commenti: norme e tipologia & RISPOSTE AL TEST DI VELOCITà


lunedì 25 novembre 2013


scadenze, valutazioni dei test e commenti

come sapete 
tutti gli allievi presenti alla Lezione n 6 del 20 XI e che hanno svolto il test avranno 2 post come "presenza attiva" 
oppure si può dire che il minimo di valutazione di ciascun test è 2 post, oppure che lo zero di valutazione del test equivale a 2 post, oppure che la valutazione del test parte da 2, cmq sia la GRADUATORIA verrà aggiornata con questo criterio: 34 presenze = +2 post ciascuno, oltre ovviamente alle singole valutazioni... che quindi non potranno avere valori negativi.
Ad ogni risposta corretta verranno attribuiti 2 post, quindi il max sarà (2x5=10+2=) 12 post. Anche l'esito del test decreterà 1 o + Autori/Autrici.
Ecco il test con i brani riferiti alle domande n 3,4,5  riguardanti i post degli allievi/Autori

corso di DESIGN  - TEST 20 NOVEMBRE 2013
Nome, cognome, matricola

1. elencare secondo il materiale usato i prodotti studiati sino alla Lezione 4 (comprese tutte le integrazioni bibliografiche), specificandone Autore e Produzione (ovviamente dove possibile).

2. eventuali brevi commenti in merito a caratteristiche/qualità dei prodotti specifici del punto 1.

3. nel post di Sara Mazzeo (E. M. Cestino Mascarene e Vasi della serie Paros - http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/2013/11/e-m-cestino-mascarene-e-vasi-della.html)
: cosa dice Enzo Mari a proposito di “idea di standard” e di “quali caratteristiche deve avere un oggetto di design?”

Che caratteristiche dovrebbe avere un oggetto di design?
«Io ho sempre messo alla base della mia ricerca la bellezza della forma. E l’idea di standard».

L’idea di standard?
«Oggetti che vadano bene per tutti, anche per chi li fabbrica, e che non passeranno mai di moda».
da : Vittorio Zincone, Enzo Mari , in Sette, ediz. 15 , 2011  http://www.vittoriozincone.it/2011/04/14/enzo-mari-sette-aprile-2011/

4. nel post di Andrea Menguzzato (Ettore Sottsass: Dioniso tra design e architettura - http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/2013/11/ettore-sottsass-dioniso-tra-design-e.html)
 :“Se qualcosa ci salverà, sarà la bellezza” chi lo dice e a proposito di cosa?

“Se qualcosa ci salverà, sarà la bellezza”  (Fëdor Michajlovič Dostoevskij, L'idiota, 1869)   (*) Ettore Sottsass sottolinea come esista una netta differenza tra design e industrial design.

 L'ignoto che può diventare bellezza, perché, come Sottsass ha detto più volte, se qualcosa ci salverà sarà proprio la bellezza.    (*) "La  frase, tra l'altro molto bella, non è mia. È tratta dall'Idiota di Fëdor Dostoevskij e ai tempi del principe Mishkin la bellezza era considerata un'apparizione rara, rarissima. Quasi più divina che umana. Oggi penso piuttosto che sia una convenzione tra gruppi di persone, tribù o nazioni che hanno avuto nel tempo storie culturali  comuni. Sono loro che nei tempi lunghi hanno deciso che cosa è la bellezza".

5. nel post di Antonino Sinicropi (Bruno Munari, Enzo Mari e l'Arte Programmata - http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/2013/11/bruno-munari-enzo-mari-e-larte.html)
: come e a cosa s’ispira l’”Op Art”?

Ispirandosi all'Arte Programmata, anzi acquisendone la ricerca, lo spirito e i principali esponenti, con fondamentale interesse per i fenomeni percettivi e cinetici, nasce negli States, in contrapposizione alla Pop Art, l'Optical Art, poi contratta in Op Art.
Fu la rassegna 'The Responsive Eye', del 1965, organizzata per il M.O.M.A. di New York da William Seitz, a portarla alla ribalta, grazie agli artisti provenienti da ogni parte del mondo, dai francesi Vasarely e Morellet all'inglese Riley, dagli italiani del Gruppo N ai Gersterner e Mack, all'israeliano Agam agli americani Louis, Stella, Noland e Albers.


_________________________________________________________lunedì 25 XI h 10:30 
consegna generale dei 4 fashion-post
quindi entro la prox Lezione 7 del 4 XII verrà pubblicata la Graduatoria definitiva comprendente
1 correzione e valutazione test del 20 XI  
esito: 1 nuova Autrice 
GRADUATORIA NON ANCORA AGGIORNATA, INVITO  SPEDITO
Valutazione alle 5 domande del test

Matricola
Cognome e nome
20 XI
Test=
+2 post
Do
man
da 1
Do
man
da 2
Do
man
da 3
Do
man
da 4
Do
man
da 5
 TOTA
LE


66843
Albanese Fabio
P
 2+
1/4
0
0
0
0
2 e 1/4
84166
Aquino Emanuela
P
 2+
2
2
0
0
0
6
107166
Arillotta Marina
P
 2+
1
1
1
o
o
5
80539
Armeni Rosa Natalia
P
 2+
2
2
0
0
0
6
124629
Baffo Alessandra
P
 2+
2
2
2
0
2
10
108890
Bagnato Michele
P
 2+
1
2
2
2
2
11
123890
Belmonte Antonio
P
 2+
1 e 1/2
1/2
1/2
0
0
4 e 1/2
108892
Bertino Teresa Rita
P
 2+
0
0
2
1
3/4
5 e 3/4
124268
Branca Angela
P
 2+
1
1/4
0
0
0
3 e 1/4
124108
Buccafurri Stefania
P
 2+
2
1 e 1/2
1/2
0
1/4
6 e 1/4
77014
Candido Caterina
P
 2+
1 e 1/2
0
0
0
0
3 e 1/2
123879
Caporale Stefania
P
 2+
1
1
1 e 1/2
2
0
7 e 1/2
101831
Chillemi Alessia
P
 2+
1/2
0
1e 1/2
0
0
4
124332
Coletta Carmela
P
 2+
1/4
1/4
0
0
0
2 e 1/2
108971
Colo Angelo
P
 2+
1/4
0
0
0
o
2 e 1/4
107793
Cuppari Virginia
P
 2+
1/2
0
0
0
0
2 e 1/2
96079
Cutrì Simona
P
 2+
1/4
1/2
1/2
0
o
3 e 1/4
108896
Derenzo Francesca Maria
P
 2+
0
0
2
1
2
7
101833
Di Salvo Anna
P
 2+
1
0
1
0
0
4
124122
Franco Valentina
P
 2+
1
1e 1/2
1
0
0
5 e 1/2
108976
Gitto Annalisa
P
 2+
1/4
0
2
2
1
7 e 1/4
107145
Luciano Davide
P
 2+
1/2
2
1/4
0
0
4 e 3/4
71326
Malara Francesca
P
 2+
1
0
1/2
0
0
3 e 1/2
81028
Marra Maria Rosa
P
 2+
0
0
1/4
0
1/4
2 e 1/2
96342
Mazzeo Sara
P
 2+
2
1 e 3/4
2
2
0
9 e 3/4
108982
Menguzzato Andrea
P
 2+
1/2
0
2
2
1/2
7
124052
Muscherà Francesca
P
 2+
1
0
2
0
2
7
77429
Ollio Maria Rita Immacolata
P
 2+
1/4
0
2
0
0
 4 e 1/4
97369
Petrolo Marco
P
 2+
1
1/2
2
o
2
7 e 1/2
107527
Ricci Roberta
P
 2+
1/4
1/4
2
0
0
4 e 1/2
106860
Rondinelli Domenico Rocco
P
 2+
0
0
3/4
1
1
4 e 3/4
124019
Roseto Aida
P
 2+
1/4
1/4
0
1/4
0
2 e 3/4
77454
Santoro Angela
P
 2+
1/2
0
2
0
o
4 e 1/2
71778
Teti Debora
P
 2+
2
1/2
0
0
0
4 e 1/2
____________________________________________
classifica dei primi e migliori classificati

1° -108890
Bagnato Michele
P
 2+
1
2
2
2
2
11A
2° -124629
Baffo Alessandra
P
 2+
2
2
2
0
2
10A
3° - 96342
Mazzeo Sara
P
 2+
2
1 e 3/4
2
2
0
9 e 3/4A
4° ex aequo -123879
Caporale Stefania
P
 2+
1
1
1 e 1/2
2
0
A
7 e
1/2
4° ex aequo -97369
Petrolo Marco
P
 2+
1
1/2
2
o
2
A
7 e 1/2
108976
Gitto Annalisa
P
 2+
1/4
0
2
2
1
7 e 1/4
108896
Derenzo Francesca Maria
P
 2+
0
0
2
1
2
7
101833
Di Salvo Anna
P
 2+






108982
Menguzzato Andrea
P
 2+
1/2
0
2
2
1/2
7
124052
Muscherà Francesca
P
 2+
1
0
2
0
2
7








124108
Buccafurri Stefania
P
 2+
2
1 e 1/2
1/2
0
1/4
6 e 1/4

84166
Aquino Emanuela
P
 2+
2
2
0
0
0
6
80539
Armeni Rosa Natalia
P
 2+
2
2
0
0
0
6

N. B. L'allievo  Antonino Baronetto, matr. 80911 dichiara espressamenente di essere stato presente al test, ma non avendolo presentato viene penalizzato di 25 post.
2 valutazione commenti: norme e tipologia & RISPOSTE AL TEST DI VELOCITà del 6 XI ed il migliore confermerà un nuovo Autore/Autrice.
esito: 3 nuove Autrici GRADUATORIA AGGIORNATA, INVITI  SPEDITI
  1. alessia chillemi08 novembre 2013 11:34 - pubblicato come post a parte 7 post & Autrice
  2. Marina Arillotta13 novembre 2013 14:27 - 5 post & Autrice
  3. anna di salvo16 novembre 2013 17:15 - 5 post & Autrice
  4. antonina marguccio13 novembre 2013 14:13 - 5 post & Autrice
  5. michele bagnato13 novembre 2013 14:06 - 2 post
  6. Francesca Maria Derenzo09 novembre 2013 19:49 - 1 post
  7. marco petrolo09 novembre 2013 19:54 1 post

3. correzione e valutazione dei 4 fashion-post nomina di tutti gli Autori/Autrici del post migliore.
esito: 3+5= 8 nuovi Autori GRADUATORIA  AGGIORNATA INVITI spediti
1° ex aequo 
André Courrèges - 5 Autori - versione finale 14 post (contributo di circa 2 e 1/2 post ciascuno)
Sara Mazzeo 
Marina Arillotta
Marco Petrolo
Michele Bagnato
Danilo Russo
Pierre Cardin - 7 Autori - versione finale 14 post (contributo di circa 2 post ciascuno)
Alessia Chillemi
Antonio Belmonte
Stefania Caporale
Simona Cutrì
Anna Di Salvo
Valentina Franco
Francesca Muscherà

3° Emilio Pucci in 60's, dalle stampe alla Luna - 9 Autori - versione finale 10 post (contributo di circa 1 post ciascuno)
 Mary Quant - 9 Autori - versione finale 5 post (contributo di circa 1/2 post ciascuno)

questa pagina resta in costruzione per note e o spiegazioni/ commenti/ osservazioni riguardo a tutte le valutazioni che farò.
cp
totale 16 Autori 
icone:
 Alessia CHILLEMI Francesca MUSCHERà
 Antonina MARGUCCIO Michele BAGNATO
 Antonino SINICROPI Marina ARILLOTTA
 Sara MAZZEO Anna DI SALVO
 Marco PETROLOalessandra baffo



_______________________________________

LEZIONE 5 schema ed accesso ai post dei 4 Autori

Autori
Andrea - Mary Quant
Antonino - Emilio Pucci
Alessia - Pierre Cardin
Sara -  André Courrèges
gli Autori produrranno un post su gli stilisti prescelti (con scadenza assegnata - as usual) ma valutabile solo quando avranno specificato in alto, all'inizio del post
"post concluso"
coloro che vogliano contribuire con materiali alla stesura del soggetto lo faranno secondo le modalità concordate con gli Autori e specificate durante la Lezione 5 del 13 XI 2013, e guadagneranno post di valutazione al pari dell'Autore.
Il migliore tra i 4 post pubblicati determinerà l'equipe di Nuovi Autori, da aggiungersi ai 4 Autori attuali e all'Autore/i valutati alla corretta trascrizione del "test di velocità" (non ancora concluso, scadenza e modalità gia indicate e cmq as usual). 
n.b.
Gli attuali Autori hanno dimostrato notevole iniziativa, capacità, autonomia e volontà di svolgere un lavoro nuovo ed impegnativo. Quindi tentare di affidare loro responsabilità e carichi senza cautela, rispetto e fiducia può rivelarsi controproducente non certo per gli Autori stessi ed il loro post.

___________________________________________________________le norme sono state spiegate nella Lezione 4, ed il test di velocità si è svolto durante la Lezione, senza valutazione e solo per avere un'idea di cosa si sa, no, o si crede di sapere.
Inoltre
nello spazio "commento" è possibile una seconda fase di velocità, questa valutabile in post, quindi attenzione!!!!...

SCADENZA:
il primo che arriva
il secondo che migliora
magari un terzo....
... forse un quarto che ritiene di avere le soluzioni/risposte giuste
insomma chi vuole può ancora mettersi alla prova, scadenza ovviamente entro le 10:30 del giorno prima della prox Lezione 5 del 13 XI
n.b. l'elenco delle domande lo sto scrivendo... ma se qualcuno vuole battere tutti sul tempo, do il 
via!
domande test 6 novembre parte 1
  1. nomi degli autori/designers presentati sino alla 3a Lezione
  2. sequenza dei nomi per data di realizzazione dei prodotti
  3. nome dei prodotti relativi ai designers in sequenza nella colonna 2
  4. data di produzione di detti prodotti, sempre in relazione agli autori della colonna 2
  5. nomi delle aziende produttrici
N.B:
ovviamente il "commento" non prevedere colonne quindi andrà semplicemente elencato il nome del designer, primo nella colonna 2, seguito dal nome del prodotto, anno di produzione ed azienda.  esempio:
1 Mario Rossi, lampada "Viola", 1866, Bianchi & figli
2 Carlo Neri, materasso "Cristiano", 1911, Padovan & soci
3, Giuseppe Verdi, torrone "Miao Miao", 1947, Revolution 

i nomi qui sopra riportati sono fittizi.

domande test 6 novembre parte 2
  1. chi è il sig Gualino?
  2. chi è Bakst?
  3. cos'è il legno di cirmolo?
  4. "la fama di 1 solo generale si fa con 10.000 corpi morti" chi lo dice?
  5. E S collezionista "povero" di cosa?
  6. a che età E S arriva a Torino?
  7. palline di ceramica, vetro trasparente, terracotta e di che materiale è la pallina "fuori della sua portata"? e che sentimento provoca in E S?
  8. cos'è il "mistero della civiltà delle macchine"?
  9. perché e come muore la nonna di E S: Rosina?
  10. come si chiama il padre ed il nonno di E S? e come era "detto" suo nonno, cioè il diminutivo del nome del nonno di E S?
  11. chi è l'architetto "il perfetto visionario del nuovo impero"?
  12. Spazzapan cosa insegna a E S?
  13. E S era da fanciullo biondo e con la frangetta. Perché in proposito "il giorno dopo" non va a scuola?


Risposte Test 6 novembre parte 2
_________________________________________________________
antonina marguccio13 novembre 2013 14:13

1. Riccardo Gualino è il banchiere che fece edificare sulle colline torinesi una costruzione dalla forma allungata, allo scopo di farne un museo di arte moderna e contemporanea. Dopo che Gualino andò via da Torino, il lungo edificio arancio, non finito, venne abbandonato.

2. Lèon Bakst, pittore, scenografo e costumista russo, è molto conosciuto come creatore delle scene e dei costumi per Sergej Djagilev e i suoi balletti russi, portati a Torino da Gualino.

3. È il legno tenero, profumato e quasi senza vene con cui il nonno materno, falegname, realizzava mobili e qualche volta scolpiva statue di santi per gli altari delle chiese di montagna.

4. Tsao Sung (800 d.C.), poeta cinese.

5. Biglietti del tram: ES comincia ad attaccarli sulle pagine di un quaderno per "fermare il tempo", dopo che, più o meno a dieci anni, il dentista gli toglie violentemente un dente e lui si rende conto che a volte non si può tornare indietro.

6. Si trasferisce a Torino ad undici anni, circa.

7. Palline di acciaio. La prima reazione quando arriva il bambino con queste palline è paura; poi, subentra la curiosità.

8. L'immenso, soffocante mistero con cui ES comincia a confrontarsi quando si chiede da dove possano arrivare le palline d'acciaio, fuori dalla sua portata.

9. Nonna Rosina, madre del padre di ES, muore per una polmonite causata dal freddo preso durante la lunga messa a cui aveva assistito indossando delle babbucce di velluto ricamate, regalo del marito in occasione del suo compleanno; nonostante l'abbondante nevicata della notte precedente, era rimasta a lungo nella chiesa gelata con i piedi bagnati e si era ammalata.

10. Ettore Sottsass, il figlio porta esattamente lo stesso nome. Il nonno paterno invece si chiamava Giovanni Battista Sottsass, detto "Giobatta".

11. Marcello Piacentini, progettista a Torino della sezione di via Roma che collega Piazza San Carlo a piazza Carlo Felice, ma ricordato soprattutto per la demolizione a Roma della Spina di Borgo per l'apertura di Via della Conciliazione.

12. Pittura. Luigi Spazzapan è infatti uno dei più importanti esponenti italiani della pittura astratta del periodo.


13. Perché la madre, dopo il racconto delle risate dei compagni al suo ingresso in classe, gli bagnò i capelli e lo mandò a letto con la frangia tirata indietro e tenuta ferma con una stoffa: la mattina, al risveglio ES aveva i capelli diritti come Ollio.
______________________________________________________________
 Risposte Test 6 novembre parte 1



_________________________________________________________anna di salvo13 novembre 2013 13:57
1. Corradino D'ascanio - Vespa, 1946, Produzione Piaggio.
da: Cecilia Polidori, Deeps Design by Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pag-2.html

2. Cesare Pallavicino - Lambretta, 1947, Produzione Innocenti.
da: Cecilia Polidori, Deeps Design by Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pag-2.html

3. Marco Zanuso - Poltrona "Lady", 1951, Produzione Arflex.
da: Cecilia Polidori, Deeps Design by Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

4.Herry Bertoria - DIAMOND Chair, 1952, Produzione Knoll.
da: Cecilia Polidori, Deeps Design by Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

5. Herry Bertoria - applicazione all'interno della Kresge Chapel ,1955, MIT Cambridge.
da: Cecilia Polidori, Deeps Design by Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

6. Eero Saarinen - la Kresge Chapel, 1955, MIT Cambridge.
da: Cecilia Polidori, Deeps Design by Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

7. Marco Zanuso - seggiolina per bambini K1340, 1961, Produzione Kartell.
da: Cecilia Polidori,Deeps Design by Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

8. Ettore Sottsass - Macchina da scrivere Elea, 1963, Produzione Olivetti.
da: Cecilia Polidori, Deeps Design by Cecilia Polidori http http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pag-2.html

9. Enzo Mari - Formosa (calendario perpetuo), 1963 , Produzione Danese.
da: Cecilia Polidori, Deeps Design by Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pag-2.html

10. Ettore Sottsass - Macchina per scrivere Praxis 48, 1964, Produzione Olivetti .
da: Cecilia Polidori,Deeps Design by Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

11. Ettore Sottsass - Macchina per scrivere “Tekne 3”, 1964, Produzione Olivetti.
da: Cecilia Polidori, Deeps Design by Cecilia Polidori http http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

12. Enzo Mari - Cestino Mascarane, 1964, Produzione Danese.
da: Cecilia Polidori, Deeps Design by Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html 

13.Bruno Munari - Lampada a sospensione Falkland , 1964, Produzione Danese.
da: Cecilia Polidori, Deeps Design by Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/1965.html


14. Marco Zanuso - TS 502, 1964, Produzione Brionvega.
da: Cecilia Polidori, Deeps Design by Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

15. Mary Quant - minigonna, 1964



_________________________________________________________Marina Arillotta13 novembre 2013 14:27
1, Corradino D’Ascanio, scooter “Vespa MP6”, aprile 1946, Piaggio
2, Pier Luigi Torre (parte meccanica) – Cesare Pallavicino (telaio e design), scooter “Lambretta”, 1947, Innocenti
3, Marco Zanuso, poltrona “Lady”, 1951, Arflex
4, Harry Bertoia, poltrona (chair) “Diamond”, 1952, Knoll International
5, Harry Bertoia, poltrona “Asimmetrica”, 1952, Knoll International
6, Harry Bertoia, poltrona “Relax”, 1952, Knoll International
7, Harry Bertoia, poltroncina “Diamond”, 1952, Knoll International
8, Harry Bertoia, poltroncina “Diamond” versione kids, 1952, Knoll International
9, Harry Bertoia, “Sedia”, 1952, Knoll International
10, Harry Bertoia, “Sgabello”, 1952, Knoll International
11, Harry Bertoia, scultura metallica a cascata di luce (Kresge chapel, MIT, Cambridge, Boston, Massachusetts), 1955
12, Ettore Sottsass, elaboratore elettronico aritmetico “Elea 9003”, 1958-1959, Olivetti
13, Marco Zanuso – Richard Sapper, seggiolina per bambini “K 1340”,1961, Kartell
14, Marco Zanuso – Richard Sapper, televisore “Doney 14”, 1962, Brionvega
15, Enzo Mari, calendario da parete “Formosa”, 1963, Danese
16, Enzo Mari, cestino “Mascarene”, 1964, Danese
17, Enzo Mari, vasi serie “Paros”, 1964, Danese
18, Marco Zanuso – Richard Sapper, televisore “Algol”, 1964, Brionvega
19, Marco Zanuso – Richard Sapper, radio portatile a transistor a batteria “TS 502”, 1964, Brionvega
20, Ettore Sottsass, macchina per scrivere “Tekne 3”, 1964, Olivetti
21, Ettore Sottsass, macchine per scrivere “Praxis 48”, 1964, Olivetti
22, Ettore Sottsass, mobili e attrezzature per ufficio “Serie 45”, 1973, Olivetti Syntesis
23, Mary Quant, "Minigonna", 1964
___________________________________________________________

le norme sono state spiegate nella Lezione 3, quindi attenzione ai rischi di penalizzazioni per errori di trascrizione, norme  bibliografiche o ripetizioni oppure non rispetto della scadenza.

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  • cosa scrivono Sottsass e Mari nelle loro biografie a proposito del 1963.
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Se si tratta dei testi in DEEPS Design by Cecilia POLIDORI - Design and Evolution of Experimental Prototypes Suggested - 2: bibliografia essenziale Bibliografia, specificare dopo la, o le, pagine anche la riga.

Non si può citare ciò che è già stato citato.

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33 commenti:

  1. Designer, Oggetti prodotti, Data di produzione, Azienda.

    Gio Ponti - sedia Livia, 1937, Produzione L'Abbate.
    - Macchina per il caffè , 1948, Produzione Pavoni .
    - Superleggera,1950-57, Produzione Cassina.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/1965.html

    Corradino D'ascanio - Vespa, 1946, Produzione Piaggio.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pag-2.html

    Cesare Pallavicino - Lambretta, 1947, Produzione Innocenti.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pag-2.html

    Herry Bertoria - DIAMOND Chair, 1952, Produzione Knoll.
    - applicazione all'interno della Kresge Chapel ,1955, MIT Cambridge.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

    Eero Saarinen - la Kresge Chapel, 1955, MIT Cambridge.
    - Tulip chair e serie Tulip, 1956, Produzione Knoll International.
    - 1956-62 TWA airport terminal, NY.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

    Ettore Sottsass - Macchina da scrivere Elea, 1963, Produzione Olivetti.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pag-2.html
    - Macchina per scrivere Praxis 48, 1964, Produzione Olivetti .
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

    Enzo Mari - Formosa (calendario perpetuo), 1963 , Produzione Danese.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pag-2.html
    - Cestino Mascarane, 1964, Produzione Danese.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

    Marco Zanuso - seggiolina per bambini K1340, 1961, Produzione Kartell.
    - TS 502, 1964, Produzione Brionvega.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/pagina-2.html

    Emilio Pucci - The Bubble Bonnet, 1964 - 65, produzione per "American airline Braniff International".
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/1965.html

    Achille Castiglioni - sedia Mezzadro, 1957, Produzione Zanotta.
    - sedile Sella, “Sgabello per telefono” ,1957,Produzione Zanotta.
    - Toio, lampada a terra ,1962, per Flos.
    - Arco, (con Pier Giacomo) lampada a terra ,1962, per Flos.
    - Switch Interruttore rompitratta, 1968 , per VLM.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/1965.html

    Bruno Munari -scimmietta Zizi , 1953, Produzione Pirelli.
    - Lampada a sospensione Falkland , 1964, Produzione Danese.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/1965.html

    Verner Panton - Panton Chair Copenhagen, 1960, Produzione Vitra.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/1965.html

    Eero Aarnio -Ball Chair o Globe Chair, Designed, 1963-65, Produzione Asko Company .
    - Bubble Chair Designed , 1968, Produzione Asko Company.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/1965.html

    Joe Colombo -Acrilica Lamp (Design 1962) 1963, - Production O-Luce .
    -Elda armchair (Design 1963) 1965 ,Production Comfort, Meda.
    - Poltroncina elementi curvati, Produz Kartell.
    -Smoke Glass, (Design 1964) 1969, Production Arnolfo di Cambio.
    -Universale Chair - Sedia impilabile 4860 (Design 1965) - 1967, Produzione Kartell.
    -Tube Chair, 1969 -70 , Produzione Flexform.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/1965.html

    Gaetana Aulenti - lampada Pipistrello, 1965 , Produzione Martinelli.
    da: Cecilia Polidori http://deepsdesignbyceciliapolidori2.blogspot.it/p/1965.html

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  2. TEST LATO B
    1) " [...] nella grande città, cioè Torino, che allora sembrava una città molto progredita, per via della FIAT e di un miliardario che si chiamava Signor Gualino. il Signor Gualino aveva fatto costruire un lungo edificio sulla collina per farne un museo di arte moderna -cioè contemporanea- ma il signor Gualino, banchiere, aveva il difetto di essere antifascista e allora, non so come, se ne è andato da Torino."
    Ettore Sottsass, Scritto di notte, Adelphi Edizioni, Milano, 2010, pag 14.
    "Riccardo Gualino (Biella, 1879 – Firenze, 1964) fu un finanziere e industriale attivo sui mercati internazionali, uno dei maggiori dei suoi tempi, collezionista e importante committente di architettura moderna, mecenate attivo in campo teatrale e musicale e produttore cinematografico. Proveniente da famiglia biellese di imprenditori orafi, si dedicò al commercio dei legnami rifornendosi con imprese di disboscamento in Romania e costituì, sempre in campo edilizio, l'Unione Italiana Cementi a Casale Monferrato assieme a Werner Abegg. Noleggiò e costruì flotte di navi per il trasporto del carbone dagli Stati Uniti, fondando a Torino la SNIA (Società di Navigazione Italo Americana) che poi trasformò in Snia-Viscosa creando in Italia grandi stabilimenti per la produzione di filati artificiali. Ebbe un ruolo importante anche nella Fiat, di cui fu anche. Nel 1920, quando la Fiat subisce il tentativo di acquisizione ostile da parte dei F.lli Perrone di Genova, che controllavano l'Ansaldo (siderugia) si schiera a fianco di Giovanni Agnelli condividendo con lui il pacchetto di controllo. Creò altre imprese nel campo della chimica (Rumianca), dell'industria del cioccolato (Venchi Unica) e cinematografica (Lux Film), ed anche nell'attività bancaria e finanziaria, la Banca Agricola Italiana, poi confluita nell'Istituto San Paolo di Torino. Fu anche, assieme alla moglie Cesarina un grande mecenate e amante delle arti, amico del critico d'arte Lionello Venturi, che coinvolse in molte attività, e sostenitore di molti artisti. Raccolse un'importante collezione di arte antica, con i consigli del famoso critico, che passò poi alla Galleria Sabauda di Torino. La crisi del 1929 trovò Riccardo Gualino eccessivamente esposto in speculazioni finanziarie. Avverso al fascismo, non fu aiutato dal governo a superare il crollo del suo impero finanziario ed industriale e fu inviato al confino a Lipari, nel 1931 e l'anno successivo a Cava de' Tirreni con l'accusa di bancarotta fraudolenta. Colpito dall'interdizione a esercitare cariche amministrative, esercitò ugualmente il controllo della Rumianca e della Lux Film con Mario Palombi Procuratore, fondata in Francia. Futuri grandi produttori come Carlo Ponti, Dino De Laurentiis e Luigi Rovere considerarono Riccardo Gualino come il loro maestro."
    da: http://it.wikipedia.org/wiki/Riccardo_Gualino

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    1. 2) "Mi dicevano sottovoce che nel tempo che era rimasto in città, il signor Gualino aveva fatto venire i balletti russi: i balletti di Diaghilev con Nijinskij e le scene di Bakst."
      Ettore Sottsass, Scritto di notte, Adelphi Edizioni, Milano, 2010, pag 15.
      "Léon Bakst, pseudonimo di Lev Schmule Rosenberg (San Pietroburgo, 10 maggio 1866 – Parigi, 28 dicembre 1924), è stato un pittore,scenografo e costumista russo. Nato da una famiglia ebrea a San Pietroburgo, Lev Schmule Rosenberg studiò all'Accademia Russa di Belle Arti e all'Académie Julian di Parigi dove approfondisce la conoscenza dell'arte francese e si accosta al simbolismo; nel 1898 fonda con l'impresario teatrale Diaghilev il gruppo d'avanguardia Il mondo dell'arte. Disegnò scene per tragedie greche e nel 1908 si guadagnò una fama come creatore delle scene e dei costumi per Sergej Djagilev e i suoi Balletti russi riuscendo a coniugare la raffinatezza del simbolismo francese con la tradizione popolare russa. In questo contesto collaborò con alcuni dei maggiori compositori dell'epoca come Igor Stravinskij, Maurice Ravel, Reynaldo Hahn e Claude Debussy.
      Tra le scenografie più suggestive che curò nella loro prima esecuzione sono da ricordare:Shéhérazade di Rimskij-Korsakov (1910), L'uccello di fuoco di Stravinskij (1910),Preludio al pomeriggio di un fauno di Debussy (1912),Daphnis et Chloé di Ravel (1912),Le Dieu Bleu di Hahn (1912).
      Bakst ebbe una grande influenza sull'arte e sulla moda all'inizio del XX secolo, specialmente nella scenografia, di cui fu uno dei primi maestri moderni."
      da: http://it.wikipedia.org/wiki/L%C3%A9on_Bakst

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    2. 3) "[...] con il legno di cirmolo profumato e tenero, e infatti con quel legno tenero e quasi senza vene il papà di mia mamma qualche volta scolpiva anche statue di santi per gli altari nelle chiese di montagna vicino al cimitero."
      Ettore Sottsass, Scritto di notte, Adelphi Edizioni, Milano, 2010, pag 17.
      "In passato il cirmolo era impiegato soprattutto per costruire mobili, armadi o rivestimenti per le stube (la stube o stua è una stanza completamente rivestita in legno, tipica delle zone alpine) . Si era notato, infatti, come i vestiti si conservassero meglio negli armadi realizzati con questo legno. Oggi viene utilizzato soprattutto per costruire letti e culle, data la sua capacità di garantire un buon riposo, e per il wellness. Viene usato poco come legna da ardere, poiché, se bruciato, emana un odore molto forte. Insieme al pino mugo è l'albero che cresce più ad alta quota.
      Contiene vitamina C, oli essenziali, resina, trementina, pinoli. Secondo la tradizione popolare il cirmolo riesce a trasmettere un influsso positivo alla psiche umana, trasmettendo pazienza e la capacità di tenere il proprio obiettivo sempre davanti agli occhi.
      Il nome scientifico è Pinus cembra L. , in Italia è presente nel Cuneese, nelle Valli torinesi, Valle d'Aosta e Trentino Alto Adige, in Europa in alcune aree delle Alpi svizzere e austriache.
      L'albero è di dimensioni modeste o medie, arriva a circa 25 m d'altezza e diametro inferiore a 70 cm. Il fusto è irregolare."

      da: http://www.altoadige-suedtirol.it/guide/legno/cirmolo.php

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    3. 4) "La Fama di un solo generale si fa con diecimila corpi morti. (Tsao Sung, 800 d.C.)"
      Ettore Sottsass, Scritto di notte, Adelphi Edizioni, Milano, 2010, pag 24.
      "Ts'ao Sung (c. 830 - 910 ) è stato un poeta cinese della dinastia Tang . La sua poesia «Una protesta nel sesto anno di Ch'ien Fu» (879 d.C.) è considerata « la breve poesia contro la guerra più conosciuta nella letteratura cinese » (Ray & Ray, 1984). Gli anni della dinastia Tang sono stati il periodo d'oro della poesia cinese. Quasi cinquantamila poesie scritte nel corso di questi 300 anni sono ancora esistenti. Fino al 755 d.C. la dinastia Tang era nel periodo di massimo splendore della sua potenza politica e militare ed i suoi imperatori intrapreso una serie di guerre di aggressione contro i paesi vicini della Cina. Molti sono stati i soldati morti alle frontiere in queste guerre ed altrettanto numerose sono le poesie scritte sulla guerra di frontiera"
      泽国江山入战图,
      生民何计乐樵苏;
      凭君莫话封侯事,
      一将功成万骨枯。

      (* poem)
      The submerged country, river and hill, is a battle-ground.
      How can the common people enjoy their wood-cutting and their fuel-gathering?
      I charge thee, sir, not to talk of high honours;
      A single general achieves fame on the rotting bones of ten thousand.
      Albert Richard Davis, The Penguin Book of Chinese Verse (1962), p. 28

      da : http://en.wikiquote.org/wiki/Ts'ao_Sung

      (* traduzione)
      Il paese sommerso, fiumi e colline, sono un campo di battaglia.
      come possono le persone comuni godersi il loro legno tagliato e la loro raccolta di combustibile?
      Io ti scongiuro, signore, per non parlare di alti onori;
      Un solo generale raggiunge la fama sulle ossa marce di diecimila.

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    4. 5) "Alla scoperta di quell'orribile tipo di addio, ho reagito cominciando una raccolta di biglietti del tram. Ho cominciato a diventare un collezionista povero. Forse speravo di fermare il tempo. Attaccavo i biglietti sulle pagine di un quaderno ma anche se avevano bei colori chiari con i biglietti del tram non ha funzionato, il tempo non sono riuscito a fermarlo. Non sono mai riuscito a fermare il tempo anche se ho sempre provato."
      Ettore Sottsass, Scritto di notte, Adelphi Edizioni, Milano, 2010, pag 28.
      6) " Quando siamo arrivati a Torino avevo più o meno 11 anni, ma erano stati 11 anni innocenti, leggeri, luminosi. Undici anni fantastici."
      Ettore Sottsass, Scritto di notte, Adelphi Edizioni, Milano, 2010, pag 29.
      7/8) "Un giorno, un bambino un pò più grande e che mi sembrava vestito male è arrivato con palline d'acciaio. Mi sono spaventato. Quella volta non è stato l'abbassamento del mio stato sociale. Ho avuto una visione asfissiante di spazi di vita che non erano a mia disposizione e che non lo sarebbero mai stati. Da dove poteva venire una pallina d'acciaio? Come si arrivava a possedere una pallina d'acciaio? Chi si doveva essere per avere una pallina di acciaio? La pallina i terracotta si comprava dal tabaccaio. Più o meno anche la pallina di vetro- mi sembrava- l'avrei potuta raggiungere. Sapevo dove trovare oggetti di vetro o simili, bicchieri, bottiglie, bottoni, lampadine, vasetti di vetro, perline, collanine. Con il vetro avevo una certa dimestichezza, come con il legno, con i sassi, la stoffa, gli spaghi, i fiammiferi. Sapevo anche dove c'erano chiodi e martello; li avevi visti dal mio nonno falegname. Ma una pallina di acciaio era fuori dalla mia portata. Grande mistero, immenso, soffocante mistero: il vasto mistero della «civiltà» delle macchine? Cominciavo a dovermi confrontare con la civiltà delle macchine?"
      Ettore Sottsass, Scritto di notte, Adelphi Edizioni, Milano, 2010, pag 35.

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    5. 9) " Una volta suo marito, cioè mio nonno, le aveva regalato per il compleanno un paio di babbucce di velluto ricamate, e lei le aveva volute mettere la domenica per andare a messa anche se nella notte era nevicato molto. Così si era bagnata i piedi, che erano rimasti bagnati per tutta la lunga messa anche con il coro, nella chiesa gelata. Poi la nonna era tornata a casa, si era messa a letto con la polmonite e poco dopo era morta. Si chiamava Rosina."
      Ettore Sottsass, Scritto di notte, Adelphi Edizioni, Milano, 2010, pag 44.
      10) " Mio padre era figlio di Giovanni Battista Sottsass, detto Giobatta [...] "
      Ettore Sottsass, Scritto di notte, Adelphi Edizioni, Milano, 2010, pag 45.
      11) "[...] e a prima metà di via Roma è stata poi progettata dall'architetto romani Piacentini, perfetto visionario del nuovo impero, perfetto poeta del potere dello Stato, perfetto poeta del gigantismo disumano."
      Ettore Sottsass, Scritto di notte, Adelphi Edizioni, Milano, 2010, pag 64.
      "Marcello Piacentini (Roma, 8 dicembre 1881 – Roma, 18 maggio 1960) è stato un architetto e urbanista italiano del ventennio fascista. Operò intensamente in tutta Italia, ma durante il fascismo fu soprattutto a Roma che ebbe incarichi di particolare rilevanza. Gli edifici e gli interventi urbanistici realizzati da Piacentini nella Capitale non si contano: da una parte ne consolidarono l'immagine di architetto del regime o architetto di corte del duce[1], e dall'altra connotarono significativamente l'aspetto della città. Creò un neoclassicismo semplificato che voleva essere a metà strada tra il classicismo del gruppo Novecento (Giovanni Muzio, Lancia, Gio Ponti ecc.) ed il razionalismo del Gruppo 7 e M.I.A.R. di Giuseppe Terragni, Giuseppe Pagano, Adalberto Libera ecc. In realtà Piacentini fuse entrambi i movimenti, riuscendo a creare uno stile originale, con un'impronta spiccatamente eclettica pur nella ricerca della monumentalità tipica delle tendenze estetiche del tempo. Nel 1929 Mussolini lo nominò membro dell'Accademia d'Italia, che raccoglieva i migliori intellettuali italiani. I richiami alla tradizione classica saranno, soprattutto a partire dagli anni Trenta numerosi, contribuendo alla fissazione di quello stile littorio così caro a Mussolini ed alle alte gerarchie fasciste. Fra le operazioni più devastanti emerge tristemente la demolizione della Spina di Borgo per l'apertura di Via della Conciliazione a Roma, su progetto elaborato nel 1936 (ma portato a termine nel 1950) insieme all'architetto Attilio Spaccarelli. Antecedenti, fra il 1927 e il 1936, sono gli imponenti lavori di sventramento della Contrada Nuova di Torino per realizzare il tratto di Via Roma da piazza Carlo Felice a piazza San Carlo."
      da: http://it.wikipedia.org/wiki/Marcello_Piacentini

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    6. 12) " E' anche vero però che invece di andare a sentire vecchi professori più o meno illuminati, andavo quasi tutti i pomeriggi a trovare un pittore molto antifascista e molto anarchico di nome Spazzapan. Spazzapan sapeva tutto della pittura contemporanea. da giovane era vissuto in Germania a Monaco, ai tempi del Blaue Reiter e poi a Parigi ai tempi di Picasso e compagni e di tutti quelli che c'erano a Parigi all'ora. Per me era diventato assolutamente necessario stare ore ed ore ad ascoltare quell'uomo; [...] mi sembrava assolutamente necessario ascoltarlo parlare di se stesso come se parlasse di uno sconosciuto di passaggio; [...] Spazzapan parlava di se stesso come di uno che forse non ha speranza ma neanche disperazione, come di uno che non ha presunzioni sul «progresso» ma neanche scarica le sue insicurezze con brontolii sul presente. questa di Spazzapan è stata un'importante -non detta- nozione di base: come se mi avesse detto, senza dirlo: «Sottass, parli sempre poco di se stesso, di quello che ha fatto o non fatto, di quello che farà, di quello che ha detto, di quello che è. Parli poco di se stesso, non soltanto per non annoiare gli altri, ma per non annoiare se stesso, per non credersi mai degno di tante parole, spiegazioni, introspezioni, lamenti, errori, eroismi, lodi, piedistalli»."
      Ettore Sottsass, Scritto di notte, Adelphi Edizioni, Milano, 2010, pag 52-53.
      "Luigi Spazzapan (Gradisca d'Isonzo, 18 aprile 1889 – Torino, 18 febbraio 1958) è stato un pittore italiano, di lingua slovena, ritenuto uno dei più importanti esponenti italiani della pittura astratta nel primo dopoguerra. Nel 1920 trova lavoro come insegnante di Matematica alle scuole medie di Idria, incarico che lascia presto per dedicarsi completamente alla sua grande passione, la pittura. Nel 1923 partecipa a Padova ad una mostra sul futurismo movimento artistico che aveva conosciuto di recente attraverso il gruppo futurista giuliano fondato dagli artisti Giorgio Carmelich, Sofronio Pocarini e Mirko Vucetich. La sua formazione artistica si compì anche attraverso alcuni viaggi che intraprese nella sua giovinezza nei maggiori centri della cultura figurativa del tempo fra cui Vienna e Monaco che gli permisero di accrescere e sviluppare la sua formazione artistica assimilando gli stili delle secessioni, dell'Art Nouveau, del futurismo, dell'espressionismo, fino a intendere precocemente le esperienze dell'astrattismo. Nel 1928 si stabilisce a Torino dove si accosta agli ideali del gruppo dei Sei di Torino che gli permette di creare uno stile personalissimo che tra vari richiami alle correnti moderniste del tempo seppe trovare spunti di sorprendente ricchezza inventiva andando ad incidere una traccia profonda sull'esperienza informale ma senza perdere la poetica che rimane sempre presente nella sua opera. Nel 1936 fu invitato alla Biennale di Venezia dove, nel 1954, ebbe una sala personale. Distinguendosi sempre come ottimo disegnatore con delle mostre di estrema sensibilità pur nel tratto nervoso dell'opera ispirato sia a suggestioni della secessione mitteleuropea che all'espressionismo, Spazzapan si adoperò anche in progetti ad uso industriale per decorazioni murali e disegni astratti per stoffe.Presso il suo studio a Torino, il giovane pittore Renaldo Nuzzolese residente a Torino e nato a Taranto lavora sotto la direzione di Spazzapan come collaboratore. Come artista Nuzzolese cita il Maestro durante le esposizioni a Taranto e all'Exo-Arte di Bari nelle "mostre d'avanguardia" promosse dall'artista Vittorio Del Piano in Puglia. Viene anche più volte citato dall'architetto e designer Ettore Sottsass nel libro "Scritto di notte" che ricorda quando da bambino passava lunghe giornate nello studio dell'artista, ammirandone le capacità tecniche e concettuali."
      da: http://it.wikipedia.org/wiki/Luigi_Spazzapan

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    7. 13) "[...]Quando mi hanno visto entrare sono scoppiati a ridere, come se sulla scena fosse apparsa una grassona inutile che non sapeva né cantare né ballare. Io ero biondo, con i capelli quasi bianchi, avevo la frangetta e penso anche la faccia un pò tonda e la pelle molto pulita , bianca e rossa come una mela e forse gli occhi spalancati. [...] Quella risata immensa dedicata a me non la dimenticherò mai. Quando l'ho raccontato a mia madre lei mi ha bagnato i capelli e mi ha mandato a letto con la frangia tirata indietro e tenuta ferma con una stoffa. La mattina al risveglio, avevo i capelli dritti come Ollio, e non sono andato a scuola."
      Ettore Sottsass, Scritto di notte, Adelphi Edizioni, Milano, 2010, pag 64-65.

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  9. Harry Bertoia,“Sgabello”, 1952, Knoll International

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  10. Marco Zanuso, Poltrona "Lady" , 1950 circa, Arflex
    Enzo Mari, Vasi della serie "Paros", 1964 , Danese

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  11. Ettore Sottsass, macchina per scrivere "Tekne 3", 1964,Olivetti.

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  12. 1, Corradino D’Ascanio, scooter “Vespa MP6”, aprile 1946, Piaggio
    2, Pier Luigi Torre (parte meccanica) – Cesare Pallavicino (telaio e design), scooter “Lambretta”, 1947, Innocenti
    3, Marco Zanuso, poltrona “Lady”, circa 1950, Arflex
    4, Arieto detto “Harry Bertoia”, poltrona (chair) “Diamond”, 1952, Knoll International
    5, Arieto detto “Harry Bertoia” poltrona “Asimmetrica”, 1952, Knoll International
    6, Arieto detto “Harry Bertoia”, poltrona “Relax”, 1952, Knoll International
    7, Arieto detto “Harry Bertoia”, poltroncina “Diamond”, 1952, Knoll International
    8, Arieto detto “Harry Bertoia”, poltroncina “Diamond” versione kids, 1952, Knoll International
    9, Arieto detto “Harry Bertoia”, “Sedia”, 1952, Knoll International
    10, Arieto detto “Harry Bertoia”, “Sgabello”, 1952, Knoll International
    11, Ettore Sottsass, elaboratore elettronico aritmetico “Elea 9003”, 1958-1959, Olivetti
    12, Marco Zanuso – Richard Sapper, seggiolina per bambini “K 1340”, 1961, Kartell
    13, Marco Zanuso – Richard Sapper, televisore “Doney 14”, 1962, Brionvega
    14, Enzo Mari, calendario da parete “Formosa”, 1963, Danese
    15, Enzo Mari, cestino “Mascarene”, 1964, Danese
    16, Enzo Mari, vasi serie “Paros”, 1964, Danese
    17, Marco Zanuso – Richard Sapper, televisore “Algol”, 1964, Brionvega
    18, Marco Zanuso – Richard Sapper, radio portatile a transistor a batteria “TS 502”, 1964, Brionvega
    19, Ettore Sottsass, macchina per scrivere “Tekne 3”, 1964, Olivetti
    20, Ettore Sottsass, macchine per scrivere “Praxis 48”, 1964, Olivetti
    21, Ettore Sottsass, mobili e attrezzature per ufficio “Serie 45”, 1973, Olivetti Syntesis

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    1. 1, Corradino D’Ascanio, scooter “Vespa MP6”, aprile 1946, Piaggio
      2, Pier Luigi Torre (parte meccanica) – Cesare Pallavicino (telaio e design), scooter “Lambretta”, 1947, Innocenti
      3, Marco Zanuso, poltrona “Lady”, 1951, Arflex
      4, Harry Bertoia, poltrona (chair) “Diamond”, 1952, Knoll International
      5, Harry Bertoia, poltrona “Asimmetrica”, 1952, Knoll International
      6, Harry Bertoia, poltrona “Relax”, 1952, Knoll International
      7, Harry Bertoia, poltroncina “Diamond”, 1952, Knoll International
      8, Harry Bertoia, poltroncina “Diamond” versione kids, 1952, Knoll International
      9, Harry Bertoia, “Sedia”, 1952, Knoll International
      10, Harry Bertoia, “Sgabello”, 1952, Knoll International
      11, Harry Bertoia, scultura metallica a cascata di luce (Kresge chapel, MIT, Cambridge, Boston, Massachusetts), 1955
      12, Ettore Sottsass, elaboratore elettronico aritmetico “Elea 9003”, 1958-1959, Olivetti
      13, Marco Zanuso – Richard Sapper, seggiolina per bambini “K 1340”,1961, Kartell
      14, Marco Zanuso – Richard Sapper, televisore “Doney 14”, 1962, Brionvega
      15, Enzo Mari, calendario da parete “Formosa”, 1963, Danese
      16, Enzo Mari, cestino “Mascarene”, 1964, Danese
      17, Enzo Mari, vasi serie “Paros”, 1964, Danese
      18, Marco Zanuso – Richard Sapper, televisore “Algol”, 1964, Brionvega
      19, Marco Zanuso – Richard Sapper, radio portatile a transistor a batteria “TS 502”, 1964, Brionvega
      20, Ettore Sottsass, macchina per scrivere “Tekne 3”, 1964, Olivetti
      21, Ettore Sottsass, macchine per scrivere “Praxis 48”, 1964, Olivetti
      22, Ettore Sottsass, mobili e attrezzature per ufficio “Serie 45”, 1973, Olivetti Syntesis
      23, Mary Quant, "Minigonna", 1964

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  14. 1. Corradino D'ascanio - Vespa, 1946, Produzione Piaggio.
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    2. Cesare Pallavicino - Lambretta, 1947, Produzione Innocenti.
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    3. Marco Zanuso - Poltrona "Lady", 1951, Produzione Arflex.
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    4.Herry Bertoria - DIAMOND Chair, 1952, Produzione Knoll.
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    5. Herry Bertoria - applicazione all'interno della Kresge Chapel ,1955, MIT Cambridge.
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    6. Eero Saarinen - la Kresge Chapel, 1955, MIT Cambridge.
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    7. Marco Zanuso - seggiolina per bambini K1340, 1961, Produzione Kartell.
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    8. Ettore Sottsass - Macchina da scrivere Elea, 1963, Produzione Olivetti.
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    9. Enzo Mari - Formosa (calendario perpetuo), 1963 , Produzione Danese.
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    10. Ettore Sottsass - Macchina per scrivere Praxis 48, 1964, Produzione Olivetti .
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    11. Ettore Sottsass - Macchina per scrivere “Tekne 3”, 1964, Produzione Olivetti.
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    12. Enzo Mari - Cestino Mascarane, 1964, Produzione Danese.
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    13.Bruno Munari - Lampada a sospensione Falkland , 1964, Produzione Danese.
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    14. Marco Zanuso - TS 502, 1964, Produzione Brionvega.
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    15. Mary Quant - minigonna, 1964

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    1. 1. Corradino D'ascanio - Vespa, 1946, Produzione Piaggio.
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      2. Cesare Pallavicino - Lambretta, 1947, Produzione Innocenti.
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      3. Marco Zanuso - Poltrona "Lady", 1951, Produzione Arflex.
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      4.Herry Bertoria - DIAMOND Chair, 1952, Produzione Knoll.
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      5. Herry Bertoria - applicazione all'interno della Kresge Chapel ,1955, MIT Cambridge.
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      6. Eero Saarinen - la Kresge Chapel, 1955, MIT Cambridge.
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      7. Marco Zanuso - seggiolina per bambini K1340, 1961, Produzione Kartell.
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      8. Ettore Sottsass - Macchina da scrivere Elea, 1963, Produzione Olivetti.
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      9. Enzo Mari - Formosa (calendario perpetuo), 1963 , Produzione Danese.
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      10. Ettore Sottsass - Macchina per scrivere Praxis 48, 1964, Produzione Olivetti .
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      11. Ettore Sottsass - Macchina per scrivere “Tekne 3”, 1964, Produzione Olivetti.
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      12. Enzo Mari - Cestino Mascarane, 1964, Produzione Danese.
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      13. Marco Zanuso - TS 502, 1964, Produzione Brionvega.
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      14. Mary Quant - minigonna, 1964

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  15. 1.Harry Bertoia, poltroncina “Diamond”, 1952, Knoll International
    2.Marco Zanuso – Richard Sapper, televisore “Doney 14”, 1962, Brionvega
    3.Ettore Sottsass, macchina per scrivere “Tekne 3”, 1964, Olivetti
    5.Marco Zanuso – Richard Sapper, televisore “Algol”, 1964, Brionvega
    6.Ettore Sottsass, mobili e attrezzature per ufficio “Serie 45”, 1973, Olivetti Syntesis

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  16. Risposte Test 6 novembre parte 2

    1. Riccardo Gualino è il banchiere che fece edificare sulle colline torinesi una costruzione dalla forma allungata, allo scopo di farne un museo di arte moderna e contemporanea. Dopo che Gualino andò via da Torino, il lungo edificio arancio, non finito, venne abbandonato.

    2. Lèon Bakst, pittore, scenografo e costumista russo, è molto conosciuto come creatore delle scene e dei costumi per Sergej Djagilev e i suoi balletti russi, portati a Torino da Gualino.

    3. È il legno tenero, profumato e quasi senza vene con cui il nonno materno, falegname, realizzava mobili e qualche volta scolpiva statue di santi per gli altari delle chiese di montagna.

    4. Tsao Sung (800 d.C.), poeta cinese.

    5. Biglietti del tram: ES comincia ad attaccarli sulle pagine di un quaderno per "fermare il tempo", dopo che, più o meno a dieci anni, il dentista gli toglie violentemente un dente e lui si rende conto che a volte non si può tornare indietro.

    6. Si trasferisce a Torino ad undici anni, circa.

    7. Palline di acciaio. La prima reazione quando arriva il bambino con queste palline è paura; poi, subentra la curiosità.

    8. L'immenso, soffocante mistero con cui ES comincia a confrontarsi quando si chiede da dove possano arrivare le palline d'acciaio, fuori dalla sua portata.

    9. Nonna Rosina, madre del padre di ES, muore per una polmonite causata dal freddo preso durante la lunga messa a cui aveva assistito indossando delle babbucce di velluto ricamate, regalo del marito in occasione del suo compleanno; nonostante l'abbondante nevicata della notte precedente, era rimasta a lungo nella chiesa gelata con i piedi bagnati e si era ammalata.

    10. Ettore Sottsass, il figlio porta esattamente lo stesso nome. Il nonno paterno invece si chiamava Giovanni Battista Sottsass, detto "Giobatta".

    11. Marcello Piacentini, progettista a Torino della sezione di via Roma che collega Piazza San Carlo a piazza Carlo Felice, ma ricordato soprattutto per la demolizione a Roma della Spina di Borgo per l'apertura di Via della Conciliazione.

    12. Pittura. Luigi Spazzapan è infatti uno dei più importanti esponenti italiani della pittura astratta del periodo.

    13. Perché la madre, dopo il racconto delle risate dei compagni al suo ingresso in classe, gli bagnò i capelli e lo mandò a letto con la frangia tirata indietro e tenuta ferma con una stoffa: la mattina, al risveglio ES aveva i capelli diritti come Ollio.

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