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Ettore Sottsass: Dioniso tra design e architettura
“Per me, il design è un modo di discutere la vita. È un modo di discutere la società, la politica, l’erotismo, il cibo e persino il design. Infine, è un modo di costruire, una possibile utopia figurativa o di costruire una metafora della vita. Certo, per me il design non è limitato dalla necessità di dare più o meno forma a uno stupido prodotto destinato a un’industria più o meno sofisticata; per cui, se devi insegnare qualcosa sul design, devi insegnare prima di tutto qualcosa sulla vita e devi insistere anche spiegando che la tecnologia è una delle metafore della vita” (Luca Cosca, Ettore Sottsass Jr. http://www.designerblog.it/post/1996/ettore-sottsass-jr)
Ettore Sottsass: "Mi ha detto Liana che lei è laureando in architettura, ma non ricordo bene qual è il suo argomento di tesi: l’architettura o il design?"
Diego Grandi: "Diciamo che è più pertinente al design. La mia tesi sviluppa un ipotetico rapporto tra la letteratura e il design."
ES: "Ma quando parla di design si riferisce al disegno industriale o al disegno di cose che non necessariamente ci saranno o sono previste per una produzione di massa? Perché c’è una grande differenza che sarebbe ora sottolineare. In questo momento mi sembra che ci sia un grande revival del disegno, non solo del design. (da: Diego Grandi a cura di Mario Piazza, Mia Pizzi http://www.abitare.it/it/design/ettore-sottsass-sorprese-per-cui-devo-cominciare-a-pensare/)
Sottsass in una conversazione cita Dioniso.
Dionisio è il Mediterraneo
Era l'antica divinità greca del vino e dell'ebbrezza, definita dallo stesso Sottsass "feroce, felice, ubriaca, sessualmente attiva" (Ettore Sottsass, tratto da una conversazione e tavola rotonda in: "Nel mondo degli oggetti/ In the World of Objects", Domus, n. 869, Milano, aprile 2004, pp. 22-37, citato e trascritto in: Cecilia POLIDORI, "Ettore Sottsass/qualche annotazione sul designer", Dispensa Lezione 5, 15 dicembre 2011).
Famose nell'arcaicità greca erano le dionisiache; le antiche feste in onore della divinità. Durante le dionisiache si riproduceva il furore, l'invasamento divino, ci si travestiva seguendo le antiche rappresentazioni del Tiaso (corteo di Dioniso caratterizzato da satiri e menadi) ballando e dilaniando carni di animali. Ebbrezza e la follia erano l’ispirazione data dalla divinità. Dionisio diviene quindi metafora di caos e irrazionalità.
Afferma Sottssas che un designer non può non conoscere chi sia Dioniso: quel lato che ognuno di noi possiede ed a cui si rifà quando progetta. Dionisio è fonte stessa d'ispirazione.
Dioniso è un "catalogo esistenziale" (Ettore Sottsass, op.cit.), è un compendio di "profumi, colori, vegetazione speciale e antichi fantasmi..." (E. Sottsass op.cit.).
Quando si progetta diviene fonte d'ispirazione.
Per Sottsass Dioniso è il Mediterraneo,
luoghi fisici, sapori, oggetti intrisi di un "alto senso di sacralità"(E. Sottsass, op.cit.); gli oggetti della vita quotidiana diventano in mano a ciascuno strumento di un "rito esistenziale"(E. Sottsass, op.cit.):
Bicchiere di cristallo
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Sottsass termina l'intervista affermando come solo cogliendo tali differenze si arriva alla consapevolezza non dell'industrial design ma del design.
Sottsass non è solo un designer e non ama definirsi artista, è un architetto e così egli discute sul tema:
Pianta tipo di un tempio greco
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Esempi di organizzazione di templi indiani
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dell'uso delle stanze. È come nei grandi templi, da quelli indiani a quelli di Paestum, dove era massima questa cura tra l'uso dell'interno e dell'esterno. Il tempio è la casa di Dio, deve comunicare intensità". A quale dio si riferisce?
"Esiste l'ignoto, la sacralità. L'ignoto è infinitamente più sofisticato di Dio". L'ignoto che può diventare bellezza, perché, come Sottsass ha detto più volte, se qualcosa ci salverà sarà proprio la bellezza. (*) "La frase, tra l'altro molto bella, non è mia. È tratta dall'Idiota di Fëdor Dostoevskij e ai tempi del principe Mishkin la bellezza era considerata un'apparizione rara, rarissima. Quasi più divina che umana. Oggi penso piuttosto che sia una convenzione tra gruppi di persone, tribù o nazioni che hanno avuto nel tempo storie culturali comuni. Sono loro che nei tempi lunghi hanno deciso che cosa è la bellezza". (da: Terry Marocco, Parla Sottsass: La situazione degli architetti non è buona, http://societa.panorama.it/Parla-Sottsass-La-situazione-degli-architetti-non-e-buona)
Da quello che ho potuto vedere su internet riguardo ad alcune opere di design, Sottsass ha sempre presente quella componente architettonica che rende quasi, senza un apposito riferimento metrico, l'oggetto di design, architettura allo stato puro. Degli esempi potrebbero essere:
Schizzo per la Superbox, E. Sottsass, 1966
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Zita Box, E. Sottsass, prodotto da Serafino Zani,
2004
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Andrea Menguzzato
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